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Sicurezza, sentieri parlanti e adsl nei rifugi. Il progetto turistico del Veneto per le Dolomiti patrimonio dell’umanità

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Dolomiti più aperte e collegate con il mondo, fruibili anche in maniera innovativa, all’insegna di una cultura dell’ambiente che è contemporaneamente cultura della sicurezza e del rispetto della forza della montagna. Sono queste le linee direttrici del progetto turistico d’eccellenza dedicato alle “Dolomiti Patrimonio dell’Umanità”, voluto dalla Regione del Veneto ed elaborato dal CAI regionale, chiamato e desideroso di affiancare l’azione regionale per contribuire a far conoscere e a rendere più sicure queste straordinarie e bellissime montagne.
I contenuti del progetto, che hanno già cominciato a prendere forma e che si concreteranno nella loro completezza nel corso di quest’anno e del 2014, sono stati presentati questa mattina a Venezia, una scelta non casuale che vuole evidenziare ai potenziali visitatori provenienti da tutto il mondo come le vette e le vallate dolomitiche siano un territorio strettamente connesso alla storia della città lagunare.

L’assessore regionale al turismo Marino Finozzi, il neo presidente del CAI veneto Francesco Carrer con il responsabile della comunicazione del Club regionale Bruno Zannantonio, il referente del progetto banda larga Massimo Doglioni, il presidente del CAI bellunese Alessandro Farinazzo e Maura Miozzo, hanno illustrato motivi ispiratori e contenuto dell’iniziativa, che si articola sostanzialmente in tre sottoprogetti tra loro strettamente interconnessi. Quello denominato “Montagna Amica & Sicura” è fondamento anche degli altri due, perché il complesso di azioni è finalizzato ad una fruizione più consapevole e più sicura di questo patrimonio naturale. Gli altri due progetti sono “Banda larga satellitare nei rifugi alpini” e gli “Itinerari parlanti”, quest’ultimo dal più prosaico sottotitolo “introduzione di tecniche innovative a servizio dell’escursionista”. Si tratta forse del progetto più innovativo, che prevede la realizzazione di “app” specifiche per smartphone e tablet, con tutte le informazioni multimediali, che descrivono o parlano del paesaggio, indicano i pericoli e i rischi, la storia dei luoghi e così via, sulla base della posizione dell’escursionista rilevata tramite GPS. Entro l’estate saranno resi disponibili gli “Itinerari Parlanti” del circuito del Pelmo; l’area a Nord di Feltre e l’anello del Popera in Comelico Superiore.

Il sottoprogetto banda larga prevede invece di portare a da 7 a 25 i Rifugi alpini dolomitici del CAI collegati al mondo con adsl satellitare: un supporto che permetterebbe di comunicare direttamente, di consentire interventi di soccorso anche con telemedicina e di permettere una visione diretta di scorci montani tra i più belli del mondo. “Montagna Amica & Sicura” è infine una iniziativa divulgativa diretta, per “insegnare” la prudenza, i corretti comportamenti e le precauzioni da osservare nel vivere la montagna. Nel corso dell’incontro si è anche parlato del funzionamento degli organismi istituzionali delle Dolomiti patrimonio dell’Unesco, della valorizzazione del turismo montano e del bellunese.


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